lunedì 15 ottobre 2012

Color pazzia:KITCHEN AND KITCHEN (i colori del cibo)




Vincenzo Mercurio

Bentornati nel mondo incantato di Colorpazzia,oggi parleremo di un connubio perfetto tra colori e cibo un'articolo tutto da gustare e ammirare.

Vai Barbarella comincia..........

Barbara Lacitignola
Ciao,
sono Barbara, l’“antropologa con le mani in pasta” di Cibo per la Mente, il primo caffè letterario di Taranto.
Esploro le connessioni sinestetiche tra il cibo e l’arte in ogni sua forma, dalla musica al cinema, alla letteratura & poesia, ed essendo io fashion – addicted (no victim!!) anche naturalmente della moda!!
“Con le mani in pasta” perché lo strumento principe dell’antropologo è l’osservazione partecipante, ossia essere dentro quello che si studia, e poi, per me cucinare significa esprimermi, rilassarmi, sfogarmi…
La mia cucina è assolutamente come me: confusion e felice!
Mangiare con gli occhi
Cucinare è un'arte. Visiva
Il cibo non è solo una particolare combinazione di sapori, ma anche di colori, forme, consistenze. Il meraviglioso potere della cucina permette di assemblare gli ingredienti in modo da creare piccoli capolavori da gustare, si, ma spesso prima di tutto da ammirare, da, appunto, mangiare con gli occhi.
Un piatto colorato raggiunge i nostri sensi ancor prima di assaggiarlo, il colore come la musica si serve di una scorciatoia per suscitare emozioni.
Certamente le nostre papille gustative vengono sollecitate dai profumi che indicano il gusto di ciò che assaporeremo, ma anche la vista ha un ruolo importante sull’identificazione di un cibo.
Il colore è il primo elemento che ci colpisce, e la tinta di un alimento rivela forti influenze nella percezione del gusto, sia quando vi è naturalmente contenuta, sia quando è aggiunta, o quando derivi da processi di cottura e conservazione.
Nella tradizione cinese con i colori si classificano anche i sapori: il rosso per l’amaro, il giallo per il dolce, il bianco per il piccante, il nero per il salato, il verde per l’acido.
Platone riassumeva il rapporto natura-colore, associando alle diverse tinte cromatiche gli elementi naturali: rosso al fuoco, giallo all’aria, verde ai boschi e agli animali, blu alla notte e all’acqua.
Nel Medioevo l’aggiunta di ingredienti colorati era fatta per esaltare il sapore stesso di un cibo.
Durante l’Ottocento questa necessita veniva ancora ribadita da Dumas nel “Grande dizionario di cucina”.
Esaminiamo come alcuni alimenti possono rivelare un legame anche simbolico tra colore e cibo.
Secondo alcune teorie ogni tinta possiede particolati vibrazioni energetiche che agiscono sull’inconscio influenzando l’umore. Vediamo in che modo.

 
Bianco indica purezza e luce. I cibi bianchi comunicano solennità (torte nuziali) o per contro semplicità, pensate ai nutrienti latte e riso. Favorisce la concentrazione, aiuta a disintossicarsi.


Rosso caldo ed eccitante, simboleggia fuoco e sangue, ed i cibi così colorati generano energia, come carni, vini, fragole o pomodori maturi. Spesso presente negli arredi dei fast food e nelle divise degli addetti alla ristorazione, il rosso stimolerebbe l’azione del soggetto verso il consumo. Apparecchiare la tavola in rosso sembra che consente di digerire ed assimilare meglio il cibo. È il colore dell’energia, della passione, della sensualità. Stimola l’appetito ed il metabolismo, riattivando tutte le funzioni dell’ultimo tratto dell’intestino. Troppo rosso però può creare stati di ansia e di agitazione, quindi va usato in dosi appropriate.



Verde colore della natura e della vegetazione è simbolo di forza, rinascita e speranza. Sono così colorati l'olio e tutta la tavola di primavera, dalle fave agli asparagi. Se si mangia con troppa voracità e in fretta, il verde sembra aiuti a rallentare l’assunzione dei pasti. Verdure e degli ortaggi hanno effetti depurativi del sangue, favoriscono il drenaggio linfatico ed irrobustiscono il sistema cardiocircolatorio. E’ il colore della serenità ed è un sedativo del sistema nervoso, aiuta a combattere irritabilità, insonnia ed esaurimento.


Giallo è solare e energetico, ricorda l’oro. Sembra sia il colore preferito dai golosi. Tuorlo d’uovo e miele sono i due capisaldi di questa interpretazione, assieme al “ricco” zafferano. Trasmette energia, allegria, senso di benessere, estroversione e lucidità cosciente.

Marrone induce sensazioni di rilassamento vitale e naturale, pensiamo alla cioccolata o ai datteri delle oasi del deserto fonte di nutrimento per le popolazioni nomadi.


Blu e Viola identificano l’equilibrio, anche se poco presenti in natura, i cibi che li contengono vengono considerati i migliori antidoti alla fame nervosa. Mirtilli, susine e uva donerebbero calma. Spesso il blu viene anche associato a muffe o bacche aspre non mature, e per gli antichi romani questo rappresentava un colore “non buono”, poco adatto alle genti civili perché i guerrieri “barbari” se ne servivano per dipingere il volto prima delle battaglie. I cibi che vanno dal viola all’indaco sono particolarmente ricchi di magnesio e di altri elementi fondamentali per le funzioni cerebrali.

Barbara L.



(Non dimentichiamo il cibo e i suoi effetti sul sesso,li si che ci si può divertire,guardate cosa fanno le fragole e ghiaccio in nove settimane e mezzo,grande cult cinematografico...
 Auf Wiederesen!!!

Amici ci vediamo la settimana prossima con la mia amica "La Zingara dai tacchi a spillo" con l'articolo (Stiletto colore perfetto), il più grande amore delle donne: Le scarpe.

Vincenzo M.








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